La cucina italiana conquista il mondo
Euro-Toques in prima linea

di Enrico Derflingher

Durante la Settimana della cucina italiana, Euro-Toques ha fatto la parte del leone. Il progetto è stato voluto dai tre ministeri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, delle Politiche agricole alimentari e forestali, e della Pubblica istruzione, con lo scopo di diffondere la cultura enogastronomica italiana nel mondo. Un’iniziativa il cui successo è stato decretato dalla buona riuscita degli oltre 1.300 eventi orgaizzati, con quasi 300 cene di gala, in tutto il mondo.

La cucina italiana conquista il mondo Euro-Toques fa la parte del leone

Abbiamo partecipato alla presentazione tenutasi a Roma, abbiamo poi cucinato in location prestigiose di tutto il mondo per quasi dieci giorni. La serata di inaugurazione si è tenuta a Praga: per l’occasione abbiamo cucinato io, Gianni Tarabini (una Stella Michelin) e Ciro D’Amico, consigliere di Euro-Toques Italia. Abbiamo collaborato con tre chef resident italiani, Emanuele Ridi, Matteo Decarli e Riccardo Locque, cuoco, quest’ultimo, che già porta dal Belpaese prodotti di qualità per poi venderli nel suo ristorante.

Sono intervenute figure istituzionali e personaggi di rilievo sia in questa occasione che negli altri eventi che hanno visto in prima linea i cuochi di Euro-Toques nel mondo: da Filippo La Mantia in Oman a Giancarlo Morelli in Georgia, fino alla chiusura ufficiale dell’evento, che ha visto i fratelli Serva a Bucarest, capitale della Romania.

Queste circostanze ci hanno permesso di raccontare la nostra cultura a tavola, ma non ci si è fermati ai piatti. In ogni occasione infatti si sono disposti tavolini nelle location prescelte, dove è stato possibile degustare le nostre specialità. E ancora, tutti i vini serviti portavano l’etichetta firmata Made in Italy. Non sono mancati ovviamente prodotti nostri partner, quali Grana Padano, Riso Campo Dell’Oste e Acqua San Pellegrino.

Tirando le somme di questa “settimana”, posso parlare di un indiscutibile successo riscosso dalla cucina italiana: una tradizione di alto livello, importante, che si colloca al primo posto in questo momento, soverchiando il primato secolare di quella francese. La nostra tavola può davvero essere il volano capace di far ripartire l’export, tendenza ormai già avviata ed evidente. La speranza, com’è stato ribadito anche a Villa Madama durante la presentazione del progetto, è che tale iniziativa non vada a scemare, ma cresca, continuando in questa direzione di promozione e qualità.