Essere un’associazione non significa mettere in luce le migliori espressioni di alta cucina che ne fanno parte, ma dare voce a tutti, giovani in primis. Questo è stato fatto alla cena di gala di Euro-Toques, tenutasi durante l’11° Premio Italia a Tavola alla Tenuta Artimino. Decisione infatti presa dal consiglio direttivo di Euro-Toques, la cena di gala dell’associazione di quest’anno ha visto protagonisti alcuni dei soci under 35 più accattivanti nel vasto panorama associativo nazionale.
Mise en place curata ed elegante, amici e ospiti da ogni parte d’Italia, un’immancabile clima di convivialità, basilare negli eventi firmati Euro-Toques: elementi chiave che ancor prima d’accomodarsi a tavola già si notavano a colpo d’occhio. Un aperitivo a base di Coupé Franciacorta MonteRossa ha aperto le danze, spingendo poi gli ospiti a prender posto, sicuri di una cena di gala con presupposti diversi dal solito, ma proprio per questo capace di destare curiosità tra i commensali.
Un primo saluto del direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini e del presidente di Euro-Toques Enrico Derflingher è servito a rimarcare un concetto chiave: «Non sempre i soliti cuochi, ma i nostri associati più giovani. Perché meritano spazio e visibilità, perché la loro cucina è di alto livello, perché loro sono il futuro della nostra associazione», queste le parole di un presidente tanto emozionato all’inizio quanto entusiasta alla fine della serata.
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Un Paninetto con trippa di baccalà è stato il primo piatto arrivato in tavola, un omaggio di tutti i soci in cucina ad un caro collega e socio storico di Euro-Toques, purtroppo venuto a mancare da poco: Luciano Zazzeri, stella Michelin de La Pineta. Alla notizia del decesso, Derflingher aveva commentato: «Il mondo della ristorazione ha perso uno dei suoi migliori ristoranti di pesce, noi di Euro-Toques abbiamo perso sì un grande cuoco, ma anche e soprattutto un vero amico».
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Lo Sformatino di carciofi con tartare di manzo è un piatto di Barbara Settembri, la giovane chef de La Locanda dei Matteri a Sant’Eplidio a Mare (Fm). Un piatto delicato in ogni parte, in cui i gusti si bilanciano tra loro senza che uno prevalga sull’altro, un vero esempio di semplicità riuscita. «È un piatto che ho già fatto provare e che tra la mia clientela ha ricevuto moltissime approvazioni, così ho pensato di proporlo qui».
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Umile e sorridente come sempre, Barbara ha lasciato spazio, dopo i meritati applausi, all’energico Cristian Benvenuto e al suo Cannolo di gamberi rossi di Mazara del Vallo su crema di piselli e spuma di ricotta di pecora profumata al limone. Un piatto che richiama le due regioni a cui lo chef è legato: «La Sicilia, perché lì ho le mie origini, le mie radici, e la Lombardia, dove oggi lavoro, nel mio ristorante La Filanda a Macherio (Mb)». Dal gambero di Mazara alla ricotta di pecora, Benvenuto è riuscito a coniugare due regioni estreme in un piatto di ottimo equilibrio gustativo.
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Giuseppe Lo Presti è una new entry dell’associazione, ma già a dimostrato il suo talento, grazie a piatti come i Tortelli con trippa alla fiorentina, triglia di fondale, maionese di vesuviano e nero di seppia. Lo chef de Il Casale a Grimoli (Ar) ha deciso di portare alla cena di gala quello che per lui è un piatto storico, identificativo di una cucina tra terra e mare che ama declinare in piatti originali nel suo ristorante nel cuore del Chianti.
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Bravo Giorgio Sanchez: di origini cubane ma italiano ormai al 100%, specie nella cucina, ha portato un suo must, la Costina di maiale alla brace, peperoni di Carmagnola, mela acidula, masturzio e aglio nero.
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Per «sdoganare il passaggio dalla carne al pesce», come ha detto il presidente Derflingher, la costina di maiale di Sanchez è stata seguita in tavola dall’Ombrina “Bocca d’oro” di Marco Ortolani, con zafferano toscano, mandorle e salsa vergine. Il cuoco new entry in associazione è il resident chef del ristorante stella Michelin Trattoria Enrico Bartolini a Castiglione della Pescaia (Gr).
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Roberta Gallo è un’associata storica, presente in Euro-Toques in rappresentanza del Ristorante Regina Lucia in Sicilia, insieme al collega Salvatore Calleri. Il suo è un dessert tutto regionale: Sapori e profumi di Sicilia. A comporlo arancia e limone oltre al cioccolato di Modica. Gusti decisi ma in uniti in un connubio azzeccato.
Ad accompagnare i piatti della serata, oltre all’aperitivo MonteRossa, i vini di Donna Olimpia e di Omina Romana, nell’ordine: Millepassi Bolgheri Superiore 2015 Donna Olimpia, Chardonnay Omina Romana, Syrah Omina Romana, Viognier Ars Magna Omina Romana, I Diana Nemorensis I Omina Romana.
Un applauso lo merita anche Fabio Silva, chef del Derby Grill, ristorante interno dell’Hotel De La Ville a Monza nonché consigliere dell’associazione. Suo il merito di aver coordinato gli chef e con loro realizzato una cena che ha dimostrato in pochi piatti come il futuro della Cucina italiana sia in buone mani!