L’executive chef del ristorante capitolino è stato eletto Ambasciatore della cultura enogastronomica di quella che sarà la Capitale europea della Cultura 2019. L’evento si è svolto sulla terrazza dello stesso Ristorante Tazio e del Bar&Restaurant Posh dell’Hotel Palazzo Naiadi-The Dedica Antholog. Come anticipato da Italia a Tavola poco meno di un mese fa dunque Niko Sinisgalli (socio Euro-Toques) sarà Ambasciatore della cultura enogastronomica della Basilicata e di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. «Eclettico, innovativo, sorprendente. A lui, da sempre custode e interprete di una cucina d’autore fortemente legate alle tradizioni – ha detto il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, in accordo con la Fondazione Matera-Basilicata 2019 – l’onore di rappresentare dentro e fuori dai confini nazionali il patrimonio culinario di una delle regioni del Sud Italia più in voga del momento, che sta attraversando una fase di riscoperta senza precedenti».
Niko Sinisgalli, originario di Scanzano Jonico, nella sua attività professionale di successo non ha mai dimenticato le proprie radici, come è stato sottolineato nella cerimonia presentata dall’attrice Francesca Brienza. «La sua valorizzazione del territorio d’origine – ha detto ancora Marrese – rappresenta il dogma stesso della Basilicata, che sta facendo scoprire a tutti le sue meraviglie attraverso un lavoro portato avanti da tempo e coronato dalla nomina di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019. La crescita di una regione come la nostra passa quindi da persone come Niko, ed è anche grazie a lui se oggi la Basilicata è diventata una realtà».
Allo chef, che ora avrà l’onore di rappresentare nel mondo la sua regione – è stato consegnato un piatto di ceramica creato da un artista materano con la menzione del prestigioso incarico. Nell’occasione è stato presentato anche un suo libro, “Fornelli Creativi” (Il Cigno CG Edizioni – Roma, 30 euro), in cui lo chef ha raccolto le sue esperienze di 15 anni di passione, sacrifici, sperimentazione e continua ricerca con piatti che hanno conquistato personaggi come Liam Neeson, Sofia Loren, il Dalai Lama, Richard Gere e Wilbur.
Ora, in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, il volume è stato tradotto anche in inglese. Non poteva non essere dedicato un piatto speciale a questa cerimonia: è stato “Naif di seppie del Metapontino con vino Aglianico all’anice stellato e microsfere di gelatine di percoche”. Un attestato d’amore verso la regione che lo ha fatto crescere professionalmente per lanciarlo nel firmamento dell’arte culinaria. «Sono materie prime d’eccellenza, in questa creazione per Matera come nelle altre ricette, quelle accuratamente scelte e lavorate dallo chef – ha spiegato Alfonso Pecoraro Scanio, tra i presenti alla cerimonia – per testimoniare non solo il fortissimo legame con il territorio, ma anche lo spiccato livello di attenzione verso la provenienza e la qualità dei prodotti e il forte impegno a favore dell’ambiente e della salute del consumatore».
Presente alla cerimonia di nomina ad Ambasciatore della cultura gastronomica della Basilicata e di Matera anche Maria Rosito, moglie e manager dello chef. «La storia professionale di Niko – ha detto – può essere sintetizzata in un fondamentale concetto, cioè quello di guardare indietro, ma con lo sguardo proiettato al futuro per essere sempre pronti a nuove sfide». Quella di Sinisgalli è una passione nata fin dall’infanzia, osservando ai fornelli la nonna da cui ha acquisito le basi dei piatti della tradizione. È in seguito all’incontro con Don Alfonso 1890 della famiglia Iaccarino che la sua creatività diventa vera arte al servizio del cliente. Una maestria affinata anche grazie all’esperienza in vari ristoranti internazionali di altissimo livello e ai numerosi corsi di specializzazione in cucina e pasticceria presso l’Istituto di Arti Culinarie Boscolo Etoile. Definito “chef scultore” per l’architettura ricercata dei suoi piatti, ha uno stile pulito, con sapori netti, come negli Strascinati freschi alla “Don Mario” con salsa piccante di pomodorini vesuviani, basilico rosso e pecorino affumicato di Moliterno (omaggio alla sua Matera), oppure nel Filetto di cervo al pepe giamaicano con foie gras di anatra, salsa di Aglianico alla cannella e mosaico di verdure o nelle delicate Capesante scottate al timo limonato con crema di topinambur ed uova di salmone Loch Fyne.
Due i percorsi degustazione disponibili, da quattro (70 euro) e sette portate (100 euro). Carta dei vini con referenze dai migliori terroir italiani e grande attenzione per le bollicine d’oltralpe. Il ristorante Tazio (in nome è un omaggio a Tazio Secchiaroli, fotografo-paparazzo protagonista della Dolce Vita) è all’ultimo piano dell’ hotel a 5 stelle dell’ottocentesco Palazzo Naiadi e comprende una champagneria e un lounge bar. È aperto solo la sera, dalle 19.30 alle 23.00, dal lunedì al sabato.