Menu siciliano immersi nella storia. A Siracusa spicca Settecento

La cucina di Marco Giuliano, socio Euro-Toques, delizia gli ospiti che vengono accolti in una location suggestiva come quella di un palazzo nobiliare settecentesco

Il Ristorante Settecento di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, offre un’esperienza gastronomica di livello, in una location esclusiva.

Nel 1693 un catastrofico terremoto cambiò radicalmente la storia di Palazzolo Acreide. Solo successivamente a questo tragico evento  avvenne una vera e propria rinascita, una “rivoluzione culturale” che diede vita a qualcosa di completamente nuovo, una primavera Palazzolese. Ed è proprio da qui che prende spunto l’identità del Ristorante Settecento, collocato all’interno di un palazzo nobiliare, a pochi passi dal centro storico, ricostruito proprio negli anni della rinascita. L’eleganza della location, l’atmosfera unica nel suo genere,  la cura e l’attenzione dei piatti  e un pizzico di innovazione nelle preparazioni, creano insieme la cornice perfetta per ogni occasione speciale o ricorrenza.

Lo chef Marco Giuliano, socio Euro-Toques, nasce nel 1985 proprio a Palazzolo Acreide, sui Monti Iblei. Inizia a 15 anni, nella sala ricevimenti della Trota. Prosegue come aiuto pizzaiolo ma la sua passione scatta nei 6 anni accanto allo chef Salvo Calleri, il suo Maestro. A 24 vive esperienze in ristoranti del luogo fino ad aprire, nel 2012 il suo primo locale, il Cinghiale.

Passano altri 6 anni di crescita e spinto dalla voglia di una veste più consona alla sua idea di ristorazione e un’impronta diversa, più matura alla sua cucina, si trasferisce. Il Portico, dove ironia della sorte tutto ebbe inizio, diventa Settecento Ristorante. In un palazzo storico del ‘700.

La vita professionale a Palazzolo Acreide, sui monti a pochi chilometri dal mare, ricco di carni bovine, suine e caprine, di salumi e formaggi, di olio extravergine di oliva, di prodotti ittici, gli permette di cercare e scegliere meglio ogni ingrediente che compone i suoi piatti. La nota fondamentale della sua cucina è l’appartenenza al territorio attraverso la tradizione con creatività e innovazione. C’è un piatto che rappresenta questo concetto: l’Arancino di spatola e zucchine senza riso, su fonduta di tuma persa. È questa la nuova Sicilia di Marco Giuliano.

Il menu propone diverse scelte tra pesce e carne, alla carta o con percorsi di degustazione, prestando sempre molta attenzione ad ogni richiesta o esigenza alimentare dei clienti. Il segreto che rende speciali i nostri piatti? Sono le piccole cose, gli ingredienti genuini, la cura e l’attenzione per ogni singolo dettaglio. Proprio per questo le note fondamentali della cucina sono l’appartenenza al territorio e alla tradizione, senza tralasciare creatività e innovazione.

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