Da Aromatica alle collaborazioni autunnali, le mosse dello chef Fabrizio Barontini

Il cuoco di origini ligure, ma lombardo di adozione e membro di Euro-Toques Italia è stato fra i protagonisti dell’evento che si è tenuto a Diano Marina. Bilancio: «Clienti attenti, ma che difficoltà con il personale»

Nel weekend del 10-12 settembre a Diano Marina (Imperia) si è tenuta l’ottava edizione di Aromatica, la consueta manifestazione che propone il meglio delle eccellenze del ponente ligure e non solo che fanno delle erbe aromatiche la propria caratteristica principale. Fra i protagonisti (e organizzatori) della manifestazione c’era anche Fabrizio Barontini, cuoco Euro-Toques Italia.

Aromatica 2021, edizione riuscita nonostante il cambio di calendario

«Siamo stati molto fortunati, sia per il clima gradevole e il meteo generoso sia per la presenza dei turisti che, nonostante la data, punteggiavano ancora Diano Marina», racconta Barontini. A differenza delle scorse edizioni, infatti, causa Covid, la manifestazione ha dovuto scalare in avanti sul calendario e passare dal consueto appuntamento di aprile-maggio a questo di settembre; con il rischio di perdere quella commistione di pubblico che aveva costruito le fortune della manifestazione. Ma così, per fortuna, non è stato: «Abbiamo registrato un positivo riscontro: dalla presenza di pubblico alla disponibilità delle aziende passando per quella degli ospiti e dei professionisti che si sono alternati sul palco e durante gli showcooking», afferma Barontini.

 

Il bilancio dell’estate 2021: «Clienti attenti alla spesa e personale introvabile»

L’occasione di Aromatica è stata utile anche per fare un primo bilancio della stagione estiva 2021. Attività in cui abbiamo coinvolto anche lo chef Barontini: «Quest’estate ho lavorato in una location sulla spiaggia proprio qui a Diana Marina – racconta lo chef, lombardo di adozione ma ligure di nascita – Rispetto al 2020 c’era sicuramente più consapevolezza delle regole da rispettare. A livello di domanda, questo si è tramutato anche in una maggiore attenzione a ciò che veniva ordinato. Insomma, se l’anno scorso, post-lockdown, c’era molta euforia, quest’anno è subentrata l’accuratezza in termini di spesa. Magari meno, ma sempre di altissima qualità», puntualizza Barantoni.

Di problemi, semmai, ce ne sono sotto il punto di vista lavorativo. Leggi: personale che non si trova. «Anche ora, dopo il picco della stagione estiva, è difficile trovare personale. Soprattutto quello qualificato. Durante i mesi di servizio il cruccio era sempre e solo questo», rivela lo chef. Motivi? «Io insegno anche nelle scuole alberghiere e posso dire che servirebbe una riforma a 360° per affrontare il problema della mancanza di personale qualificato per sala e cucina. Anche se, devo ammettere, che su questo gli istituti singoli hanno davvero poco margine. Ci vorrebbe una maggiore pratica, magari con l’allungamento degli stage curriculari», spiega Barontini. Situazione a cui si somma anche la chiusura o la sospensione a singhiozzo di molti locali nell’ultimo anno e mezzo che hanno portato diversi profili a cercare maggiore sicurezza in altri settori.

L’autunno di Barontini tra fiere e collaborazioni

E per l’autunno? «I miei piani sono già fatti. Il prossimo evento a cui parteciperò è Identità Golose e poi sarà anche a Tuttofood. Per il resto, continuerò nella mia attività di consulenza, soprattutto nel mondo dei motori. Prima sfida: affiancare un team di really», conclude Barontini.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.