Gelinaz anche in casa Viva
La Varese “cucina” l’austriaco Mraz

Martedì 3 dicembre al ristorante Viva, recentemente inaugurato al secondo piano di Eataly Smeraldo a Milano, la chef una stella Michelin e socia Euro-Toques Viviana Varese ha duettato in cucina con lo chef austriaco Lukas Mraz.

Viviana Varese ha ricevuto delle matrici sotto forma di opera artistica, interamente scritta e disegnata dallo chef austriaco, che ha scelto gli ingredienti e dato soltanto qualche indicazione, un modo per sfidare ancora di piu` la creativita` dello chef destinatario. Nell’album sono presenti fogli bianchi, dove Viviana ha poi scritto le ricette che ha pensato interpretando a modo suo le indicazioni e la volonta` dello chef mittente.

«Su 148 chef in tutto il mondo sono stata l’unica a non ricevere le matrici via email. Quando e` arrivato il pacco ero super emozionata, un vero regalo per me da parte di Gelinaz! Poi l’ho aperto, ho visto l’album, i colori, i disegni, gli sticker, le frasi goliardiche. Un artista, ho pensato, non uno chef!». Una vera e propria sfida, fatta solo di suggestioni e ingredienti: «Ho trovato molto divertente che ci fosse la ricetta di una pizza, per me un ritorno alle origini. Per un altro piatto ho “sfidato” il pesce gatto con il pesce cane, un palumbo!».

8 i piatti interpretati con ironia e creatività dalla chef che non ha tralasciato alcun dettaglio neanche nell’allestimento della serata: Viva_Gelinaz. Le matrici di Viviana Varese sono invece state interpretate dallo Chef Claude Bosi del Bibendum Oyster Bar di Londra.

Francesca Romana Barberini e Viviana Varese

Gelinaz
Viviana Varese è stata tra i 148 super chef internazionali scelti per l’edizione Gelinaz 2019, evento mondiale del food ideato da Andrea Petrini nel 2005. 148 chef in tutto il mondo – 16 gli italiani – 2.144 ricette/matrici, 138 ristoranti, 30 Paesi, 5 continenti e 700 ore ininterrotte di cibo, vino, musica, arte sono stati gli ingredienti perfetti per 24 ore di punk food.

Gelinaz, progetto mutante e dall’attitudine punk, puo` essere definito una sfilata d’haute couture del cibo, una sorta di Burning Man gastronomico, un po’ riunione tribale e un po’ cooking show virtuale. Una jam session dei fornelli che ha alla base concetti forti e innovativi e che quest’anno fa riflettere sul falso movimento.

Viviana Varese

Gelinaz infatti sposta i pensieri, sottraendo i cuochi dall’immagine di creatori assoluti e mettendoli al servizio delle idee gastronomiche di qualcun altro, non necessariamente della stessa notorieta`. Cosi`, ogni chef ha inviato in modo anonimo un menu inedito a Gelinaz, che li ha poi rispediti in modo totalmente casuale ad uno degli chef selezionati.

E` la Domosofia, il restare a casa e mettersi alla prova in totale liberta`, il riappropriarsi dello spazio piu` intimo di uno chef – il proprio ristorante, la vera casa – preparando piatti ideati da qualcuno che magari vive a migliaia di chilometri di distanza e usa prodotti che appartengono ad altre latitudini.

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