Riconoscere il vero olio extravergine d’oliva, un dovere per il mercato e la propria salute

L’ultima lezione del corso organizzato da Maestrod’Olio e Euro-Toques ha permesso ai corsisti di riconoscere una frode. Poi, la cucina dello chef Antonino Fratello a esaltare 6 qualità di olio

di Ginevra Midali

Si è svolta l’ultima lezione del Club Gregoriana 36 (serie di incontri organizzati da Maestrod’Olio e Euro-Toques per valorizzare gli oli italiani), dove l’euforia che ha caratterizzato ogni martedì sera passato insieme, per la prima volta si è velata di una leggera tristezza per questo ultimo appuntamento.

L’argomento della serata è stato l’importanza del consumo di un sano olio extravergine di oliva sulla nostra salute, cercando di fare luce in questo articolato mondo ed evitare di cadere nella trappola delle contraffazioni alimentari con oli di bassa qualità. I relatori della serata sono stati grandi ospiti di respiro internazionale come il Comandante del Nucleo Agroalimentare Forestale (Naf) del Corpo Forestale dello Stato, il Colonnello Amedeo De Franceschi, la Sara Farnetti, Specialista in Medicina Interna Ph.D. in Fisiopatologia del Metabolismo e della Nutrizione e Sergio Pappalardo, titolare dell’azienda siciliana Sikulus, coraggioso produttore di un olio extravergine sublime, frutto di olivi coltivati sulle pendici dell’Etna, e di lievitati creati con il suo olio ed altre leccornie siciliane come la crema al Pistacchio di Bronte Dop, scorze di arance caramellate e cioccolato, olive candite, e creme di mandorle e nocciole.

Dopo l’abituale aperitivo con vista città eterna a base di prodotti dell’Azienda Agricola Scovaventi accompagnati da alcune bollicine, i corsisti si sono addentrati nella filiera dell’olio extravergine di oliva con il Colonnello De Franceschi. Dopo approfonditi studi di chimica, De Franceschi focalizza la sua passione per questi settori allo scopo di prevenire possibili frodi, diventando esponente di rilievo del Corpo dei Carabinieri Forestali. Punto
di contatto nazionale per l’Arma dei Carabinieri nell’ambito del Network Opson di cooperazione internazionale Polizia Europol per il contrasto alle contraffazioni in campo agroalimentare, il Colonnello è riuscito a sviscerare alcune delicate questioni sull’olio extravergine di bassa qualità, cercando di insegnare a riconoscerlo sensorialmente e perché è così dannoso per la nostra salute.

Fausto Borrella e Fara Farnetti

Queste tesi sono state avvalorate dalle dimostrazioni scientifiche di Sara Farnetti che da anni cura migliaia di pazienti nei suoi studi di Roma e Milano, dando una metodologia alimentare sana ed equilibrata. Attraverso le sue parole, i corsisti hanno compreso quali benefici porti l’olio extravergine al nostro corpo, migliorando le funzioni intestinali e epatiche, favorendo l’assorbimento di alcune vitamine e del calcio e molto altro, tanto da credere veramente quanto la metafora “oro verde” calzi a pennello per il nostro amato olio (buono).

Dopo attente riflessioni teoriche i corsisti si sono potuti dilettare a tavola, dove 6 grandi oli li stavano attendendo per un’attenta analisi, guidata dal Maestrod’olio Fausto Borella. Sotto esame sono stati il Cenzino Biologico, un monocultivar di Ogliarola del Bradano, di Vincenzo Marvulli, direttamente dagli oliveti di Matera, oltre al Magnolio di un’azienda esordiente calabrese e una Nocellara Messinese in purezza dell’Azienda Consoli, con il loro potente Vulcanico Biologico. Ma coloro che hanno veramente emozionato i partecipanti sono stati il 46° Parallelo del Frantoio di Riva, un olio persistente e emozionante originario del nord, 46° parallelo appunto, che fa ricordare i profumi del sud, oltre al Concordu, varietà Nera di Villacidro in purezza dell’azienda sarda Masoni Becciu e, last but not least, pre-potente Don Peppino Igp Sicilia dell’Azienda Sikulus di Santa Maria di Licodia, Catania.

La cucina di Antonino Fratello

Con i suoi sentori esotici, freschi, meravigliosi e le sue evoluzioni al palato, questo olio ha veramente conquistato il cuore dei corsisti. E in una serata dal timbro così siciliano, chef Antonino Fratello, il delegato di Euro-Toques Italia, ormai di casa nelle serate del Club, non poteva che preparare un’Arancina cacio e pepe con guancialetto croccante, riduzione di Passata Remota dell’Azienda Scovaventi di Carolina Rosi, e polvere di olive belicine.

Come seconda portata lo chef ha riservato una Lombatina di vitella con paniur di erbette di campo con tartara di zucca profumata allo scalogno e germogli di porro, che i corsisti hanno potuto condire con gli oli degustati.

Un ringraziamento speciale è andato anche a Stefano Mosca del Panificio Mosca di Via Candia, che ogni sera del corso ha impreziosito la tavola del Club con più tipologie di pane e pizze fatte con olio extravergine di oliva di qualità. Per il gran finale del corso, è stata aperta una Rancia Chianti Classico Riserva Fèlsina del 2000: 5 litri di pura estasi del gusto. In una serata così non potevano mancare dolci all’altezza delle aspettative dei corsisti con i lievitati dell’Azienda Sikulus nelle loro cinque varietà: arance candite e cioccolato fondente, con crema al Pistacchio di Bronte Dop, alla crema di nocciole, alle mandorle e alle olive candite e cioccolato bianco: vere leccornie da far restringere le taglie dei vestiti.

Tutti i prodotti dell’azienda sono prenotabili in vista delle feste natalizie, per allietare i cuori e i palati. Ora, ai corsisti aspettano due settimane di studio, in vista del test finale seguito da un pranzo all’olio extravergine con la consegna dei diplomi di partecipazione. E intanto l’Accademia Maestrod’olio pensa a delle nuove date per replicare il successo.

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